Il C è un linguaggio di programmazione creato negli anni ’70 da Dennis Ritchie, ricercatore della Bells.
Ritchie aveva bisogno di uno strumento adatto allo sviluppo del sistema operativo UNIX, (il precursore del MAC e di GNU/Linux). Uno strumento che fosse allo stesso tempo più ordinato e “umano”, e che potesse tradurre in maniera efficace le istruzioni in linguaggio macchina.
Furono questi presupposti che contraddistinguono il C ancora oggi: una sintassi simile a linguaggi ad alto livello, ma con velocità e potenza simili a quelle di linguaggi di basso livello. Proprio questo i programmi scritti in C:
- occupano meno spazio di altri e girano più velocemente;
- devono essere scritti con molta precisione, perchè avendo il pieno controllo della macchina significa poter combinare grossi guai.
L’ambiente di sviluppo
L’ambiente di sviluppo è uno degli “ingredienti” fondamentali per poter iniziare a pasticciare con il C.
Come avrete potuto intuire la stesura di un programma consta di 3 fasi:
- Scrittura del codice sorgente
- Compilazione
- Esecuzione
Riguardo la scrittura del codice sorgete abbiamo bisogno di un editor di testo semplice, ossia privo di formattazione, (grassetto, corsivo, colori, fonts, ecc…).
Esistono alcuni editor che sono cross-platform e che girano quindi su tutti i sistemi operativi; tra i più comuni ci sono: gedit, kedit, kwrite, nano e emacs.
Per gli utenti windows è possibile utilizzare Notepad, anche se personalmente consiglio Notepad++ (http://notepad-plus-plus.org).
A questo punto abbiamo bisogno di un compilatore, per gli utenti windows consiglio vivamente di installare MinGw, anche se il fedelissimo Turbo C++ o Dev C++, credo siano molto comodi per i principianti.
Per gli utenti Mac o Linux dovrebbero avere già installato il pacchetto Gnu Compiler Collection (gcc) sul loro sistema operativo.